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Reportage
Lungo viaggio delle vittime
Giappone (Marzo-Aprile 2011)
Le vittime del disastro del 11/3 in Giappone non hanno in pace, per raggiungere il Nirvana hanno lunghissima strada da fare.
Il totale dei morti identificati supera le 15.000 persone, i dispersi sono ancora circa 9.000.


Le urne cinerarie delle persone non identificate e al fianco gli oggetti lasciati dai defunti (vestiti, portafogli, occhiali, ecc) aspettano che i loro familiari vengano cercarli. Invece, le famiglie devono girare tutti gli obitori perché i corpi possono essere stati trascinati in alto mare per poi essere ritrovati su un'altra costa della regione.


Kato, monaco volontario della associazione Buddista di Sendai, esegue una quindicina di sutra al giorno, soprattutto per le persone non identificate. Per fare le cremazione bisogna attendere almeno dodici giorni. Ogni mattina c'è una lunga fila per stabilire la data. L'unico crematorio di Sendai chiudeva alle due e cremava una ventina di corpi al giorno, adesso chiudono alle sei e ne cremano sessanta, comunque insufficiente per la richiesta.


Syuji Ankai è il direttore di una impresa di pompe funebri di Sendai, dal giorno del disastro non ha più un momento di riposo. I morti sono troppi. Nei frigoriferi dell'obitorio quattro corpi aspettano il ritrovamento di altri familiari dispersi. Riunirli nel funerale e nella cremazione è un desiderio frequente delle famiglie. L' attesa però può durare massimo una decina di giorni perché i danni ai corpi sono terribili e la putrefazione molto veloce


Un deposito di bare nell'impresa di pompe funebri Seremol di Sendai. Altre 1000 bare di scorta sono stati ordinati


La bara di un giovane ragazzo e al suo fianco un'altra bara più piccola, sono entrambe vittime dello Tsunami. Come da tradizione ci sono le offerte per l'ultimo viaggio.


La celebrazione del funerale di una vittima dello tsunami. L'ultimo saluto attraverso una piccola apertura della bara. Nel crematorio di Kesennuma, prefettura di Miyaghi.


Monaca Issei, dal disastro non ha tempo di stare con il suo figlio Yu di 2 anni. Yu segue sua madre che sta andando al lavoro.


La celebrazione del funerale di una vittima dello tsunami. La monaca Issei recita il sutra. Nel crematorio di Kesennuma, prefettura di Miyaghi.


Una signora chiede al monaca Issei Takahashi di recitare un sutra per il marito morto nello tsunami. Prega per terminare il dolore. Nel tempio buddista Jounenji di Kesennuma


Una cerimonia detta "del quarantanovesimo", ovvero a quarantanove giorni dalla morte. Un passo significativo secondo la religione buddista. I familiari leggono il sutra ad alta voce per far sentire ai giudici del cancello della sentenza nel cammino dei deceduti per diventare un Buddha, vengono giustificati a seconda del peccato, possono essere condannati all'inferno, ma se sono raggiunti dal lutto della famiglia potrebbero essere perdonati.
Nel tempio buddista Jounenji di Kesennuma.
Nel tempio buddista Jounenji di Kesennuma.


Gli SDF (Forze di Autodifesa Giapponesi) cercano ancora i dispersi. Ishinomaki


Una casa distrutta. Sotto le macerie potrebbero ancora esserci dei dispersi. Ishinomaki, prefettura di Miyagi


Dopo il sopralluogo della zona un militare lega un cordino colorato per segnalare la ricerca effettuata. Kesennuma


Molti SDF, arruolati d'urgenza, subiscono un duro impatto psicologico per la totale mancanza di esperienza del genere. Kesennuma


Oshika Saijyou, uno dei crematori rotti di Ishinomaki, è diventato un rifugio per gli sfollati.
Uno sfollato spiega come funzionava il forno di Oshika Saijyou.
Uno sfollato spiega come funzionava il forno di Oshika Saijyou.


Ritardo funerale di superiore del tempio buddista Sougonji e la sua figlia sono le vittime dello Tsunami, dopo 47simo giorno dal disastro. Rikuzentakada


L'obitorio provvisorio di Ishinomaki era un mercato di frutta e verdura, i corpi non identificati aspettano di essere trovati dai loro familiari. Prima di accedere all'obitorio bisogna riconoscere il disperso fra le foto delle autopsie. Il 90% delle vittime sono morte per lacerazione, contusione ed annegamento. Solo a Ishinomaki i morti sono più di 2700 e anche i dispersi pari più di 2700.


Hideyuki Hasebe, 70anni, pregava sulla tomba del suo amico di università Tsukatoshi Niizuma, 61anni. Nella tomba di fianco giace il padre, la madre non è stata ancora trovata. "L'intera famiglia Niizuma se ne è andata." dice fra le lacrime. "Non ho sentito l'allarme, ho portato mia madre al primo piano di casa e l'acqua è arrivata comunque fino al petto. Lo Tsunami non fa rumore, e' giunto con il silenzio e ha portato via tutto." Anche suo cugino è ancora disperso, sua moglie tutti giorni gira tra gli obitori per cercarlo.


565, la tomba di Toshizo Ootsuki, 80anni, è stato trovato davanti a casa sua dopo lo Tsunami. "Era marinaio, non è fuggito" dice la sua figlia Michiko 49anni. "Sono stata fortunata a trovarlo perché tanti altri non hanno ancora trovato i loro familiari e devono girare negli obitori per vedere quelle orribili fotografie delle vittime, è durissimo." Grazie al Ministero dell'Ambiente sono state realizzate alcune fosse per la sepoltura provvisoria senza cremazione, un caso eccezionale per il Giappone. "Meno male, anche perché non avevo i soldi per il funerale e la cremazione e, anche se avessi potuto, i 5 forni crematori di Ishinomaki sono distrutti, avrei dovuto portarlo a lontano per cremarlo. Se poi avessi potuto cremarlo, la tomba di famiglia è stata distrutta dallo Tsunami, prima bisogna ripararla e ora non avrei un posto dove mettere l'urna cineraria, non ho più la casa, sono rifugiata".


Era originariamente campo da calcio e baseball, frettolosamente trasformato il cimitero comunale provvisorio che possano seppellire circa mille corpi autorizzati dal comune. Perché le vittime sono troppi e non fanno in tempo di cremare nelle zone colpite. Normalmente senza permesso, non possano seppellire i corpi senza cremazione, è un caso eccezionale per il Giappone.
Dopo di che vengono rivoltati e cremati, tumulati nei cimiteri formali delle ogni famiglie.
La piazza vengono utilizzato la maggior parte dei 2 ettari, hanno scavato 21 colonne profondità di circa 1.5m di fosse. Nel comune Ishinomaki i morti identificati sono più di 2700 e dispersi pari circa 2700..
Dopo di che vengono rivoltati e cremati, tumulati nei cimiteri formali delle ogni famiglie.
La piazza vengono utilizzato la maggior parte dei 2 ettari, hanno scavato 21 colonne profondità di circa 1.5m di fosse. Nel comune Ishinomaki i morti identificati sono più di 2700 e dispersi pari circa 2700..


I picchetti per le tombe sono, per adesso, numerati fino a 2000. Il cimitero comunale provvisorio di Ishinomaki prefettura di Miyagi.

























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